Diciamocelo dai, da piccoli era bellissimo stare scendere in cortile o andare nel campo dietro casa.
Chi non ricorda con piacere i pomeriggio con gli amici a giocare in un prato o le prime avventure nei boschi?
Oggi, per qualche strana ragione, i genitori fanno giocare poco i loro figli nella natura.
Forse si fidano poco, forse non ci sono più i prati di una volta ( w i luoghi comuni 🙂 ) o forse – semplicemente- i genitori si sono dimenticati quanto fosse bello giocare all’aria aperta.
E così i bimbi sono privati di questa straordinaria “palestra” di vita.
E se il buon senso non basta possiamo ascoltare cosa ci dice la scienza. E’ infatti provato che i bambini devono stare all’aria aperta e giocare in modo libero. Stare all’aria aperta è fondamentale per migliorare lo sviluppo cognitivo-percettivo-emotivo. Il bimbo impara ad adattarsi all’ambiente e ad apprendere, mediante l’assimilazione e l’accomodamento. “La vera educazione è un processo naturale che si svolge spontaneamente nel bambino e si acquisisce non ascoltando le parole degli altri, ma mediante l’esperienza diretta del mondo circostante.”
Per quanto riguarda lo sviluppo cognitivo, alcuni studi europei, che si occupano di ricerca in questo ambito, rivelano che esponendosi al verde i bambini possono aumentare la capacità di memoria del 6% e al contempo diminuire la disattenzione dell’1%.
Anche a livello emotivo è importante assicurare un’esposizione prolungata ed un contatto con il mondo naturale, per avere risultati a livello di miglioramento del benessere psicofisico e dell’autostima. Oggi si tende in maniera sbagliata ad organizzare la vita dei propri bambini tra attività post-scolastiche ed allenamenti sportivi, dedicando sempre meno tempo al gioco all’aria aperta.
La tecnologia poi è stata individuata come il fattore principale che ha causato il cambiamento più radicale della relazione dei bambini con la natura, causando problematiche quali aggressività ed infelicità, in soggetti che sono sempre più portati ad isolarsi e a perdere il contatto con la realtà. E’ fondamentale invece dedicare del tempo al gioco all’esterno per aumentare le competenze, la collaborazione, l’autoconsapevolezza e il problem-solving, ovvero una serie di capacità che portano ad un notevole aumento dell’intelligenza.
I bambini vanno abituati fin da piccoli a stare in mezzo alla natura, in un parco, se ci si trova in città oppure, se si ha la possibilità, ancora meglio al mare, in campagna o in montagna. Il gioco all’aria aperta è lo strumento più potente per permettere ai bambini di socializzare ed esplorare la realtà che li circonda ed è fonte di preziosi stimoli positivi grazie alla libertà di sperimentazione. Aumenteranno così le loro capacità mentali e la consapevolezza del valore della natura e dell’ambiente, la cui salvezza rimane nelle loro mani.
fonte: https://www.greenfactor.eu/bambini-e-natura/