Mi fanno sorridere le persone che dicono “Io non sono creativo”. Forse pensano che la creatività sia solo una questione di costruire, disegnare, scrivere o inventare qualcosa. Ma siamo proprio sicuri che la creatività stia solo nel “prodotto artistico”? Se facciamo un passo indietro e torniamo ai primi mesi della nostra vita vedremo che non è proprio così.

Winnicott, pediatra e psicoanalista britannico, sosteneva che noi siamo creativi per il semplice fatto di essere vivi: il nostro sguardo sul mondo è creativo, il nostro modo di rivolgerci agli altri è creativo, tutta la nostra vita è creativa.

Ed è proprio questa attitudine naturale alla creatività che permette al bambino di separarsi dalla mamma. Il bambino, infatti, impara a sopportare l’assenza della mamma facendo ricorso alle sue risorse interne: si mette il dito in bocca, gioca col bordo di una coperta, coccola un pupazzo. Nessuno glielo ha insegnato. Lo ha inventato lui. Un’invenzione che per quanto piccola gli servirà a diventare grande.